Terracotta artigianale: ogni lavoro è un pezzo unico
Terracotta artigianale contro terracotta industriale
In un mondo dove è sempre più difficile saper riconoscere un prodotto artigianale da uno invece industriale, non è raro trovarsi in un supermercato o in un negozio e scoprirsi confusi nel riconoscere se quella che abbiamo davanti è terracotta artigianale o meno.
Si, perchè quando ci si trova davanti ad un oggetto in coccio definito ” artigianale”, per riconoscerne l’originalità, vi sono grandi differenze da prendere in considerazione a partire dall’argilla utilizzata e la lavorazione della terracotta.
Diciamoci la verità, oggi è facile che ti venga venduto un oggetto di coccio come se fosse stato fatto a mano e magari proviene da chissà quale Paese industrializzato poco attento alla qualità e anche alla salute dei consumatori.
Come riconoscere quella artigianale
Mentre l’artigiano lavora con un’ argilla naturale proveniente da terreni che ne sono ricchi, zone palustri e depositi fluviali, l’argilla industriale raccolta con macchinari e nemmeno selezionata come farebbe l’artigiano, contiene tutt’altre miscele ovviamente chimiche, che riescono anche ad evitare la stagionatura naturale dell’argilla; con i processi automatizzati inoltre, nastri trasportatori e presse industriali permettono di abbreviare i tempi di lavorazione: ecco perchè tutti i manufatti realizzati sono identici, proprio perchè fatti in serie con gli stampi e quindi non unici.
La differenza, come vedi ci sta e ne è pure tanta.
Le imperfezioni che dicono la verità
Vuoi riconoscere un pezzo artigianale da uno industriale? Bisogna a questo punto che guardi le imperfezioni.
Si perchè anche le ditate sulla terracotta, ti fanno ricordare che qualcuno ha scolpito quel pezzo con le proprie mani e non è finita certamente qui: la terracotta artiginale di certo non potrà mai avere un costo troppo basso.
E’ vero che i materiali utilizzati nella lavorazione non costano poi tanto, ma rispetto a quella industriale di certo i tempi per la lavorazione della terracotta sono molto più lunghi e il tempo è denaro si sa.
Non bisogna nemmeno dimenticare di guardare la firma sul manufatto: l’artigiano firma sempre il suo lavoro, lo prevede anche la legge.
Questo articolo fa parte di una serie dedicata alla storia della terracotta per la cucina e delle tecniche di produzione dalla prima scoperta fino ad oggi.
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*Alcune informazioni presenti in questo articolo le abbiamo lette nel libro La storia della pentola di Medagliani e Valli